3 febbraio 2011

Il castello dell'innominato



“Del resto , non che lassù, ma neppure nella valle, e neppure di passaggio, non ardiva metter piede nessuno che non fosse ben visto dal padrone del castello.”

Il castello dell’Innominato è un esempio di locus asper e, come ogni dimora del tipico personaggio cattivo che si rispetti, mette soggezione soltanto nel descriverla.
“…era a cavaliere di una valle angusta e uggiosa, sulla cima d’un poggio che sporge in fuori da un’aspra goigaia di monti, ed è, non si saprebbe dir bene, se congiunto ad essa o separatone, da un mucchio di massi e di dirupi, e da un andirivieni di tane e di precipizi, che si prolungano anche dalle due parti.”

Anche questo castello, come quello di Don Rodrigo, rispecchia la personalità del suo proprietario. L’Innominato, infatti, è una persona riservata che non ama stare a contatto con la gente e per questo ha costruito il suo castello lontano da tutto e da tutti.

La casa non rispecchia solo la personalità ma anche i gusti di una persona. Entrando in una casa, per esempio, dai quadri affissi alle pareti si può capire chi è il pittore preferito del proprietario, i suoi gusti musicali ed anche se e cosa ama leggere, semplicemente osservando la sua libreria.
I ragazzi, poi, prestano una grande attenzione nel personalizzare la propria camera. Amano appendere alle pareti i poster dei loro attori preferiti, riempire la stanza di foto, disegni e frasi, mettendo in risalto persone, luoghi,momenti e parole che sono o che sono state più importanti per loro.
La casa può rappresentare uno status-symbol, cioè evidenziare la collocazione sociale del proprietario. Come nel passato i nobili vivevano in sontuose regge circondate da enormi parchi attorno ai quali abitava la classe sociale meno agiata, oggi, nelle metropoli in via di sviluppo (il Cairo, ad esempio), possiamo vedere lussuosissime ville confinanti con squallide baracche prive d’acqua corrente ed elettricità.
Attualmente nei paesi Occidentali questa differenza è meno marcata, anche se nella nostra società pare sia più importante apparire che essere. Infatti, anche attraverso le case, le persone vogliono offrire un’immagine precisa di se stessi, esattamente come l’Innominato che preferisce costruire una dimora che metta angoscia e paura: l’immagine che lui vuole dare di sè agli altri.

Giorgia Signoretto

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