7 giugno 2011

UNA PIOGGIA DI SALUTE

                               

“Appena infatti ebbe Renzo passata la soglia del lazzeretto e preso a diritta, per ritrovar la viottola di dov'era sboccato la mattina sotto le mura, principiò come una grandine di goccioloni radi e impetuosi, che, battendo e risaltando sulla strada bianca e arida, sollevavano un minuto polverìo; in un momento, diventaron fitti; e prima che arrivasse alla viottola, la veniva giù a secchie. Renzo, in vece d'inquietarsene, ci sguazzava dentro....
Ma quanto più schietto e intero sarebbe stato questo sentimento, se Renzo avesse potuto indovinare quel che si vide pochi giorni dopo: che quell'acqua portava via il contagio; che, dopo quella, il lazzeretto, se non era per restituire ai viventi tutti i viventi che conteneva, almeno non n'avrebbe più ingoiati altri”

Sicuramente oggi la pioggia viene vista come una delle cose peggiori che possiamo incontrare in una nostra giornata e sicuramente non come una svolta, ma piuttosto come un handicap che ci può creare non pochi disagi. Figuriamoci una tempesta!!
Con Manzoni, invece, questo fenomeno viene utilizzato per dare una svolta fondamentale al romanzo. Se non ci fosse stata una grande tempesta, il romanzo sarebbe potuto terminare...magari per l'assenza di personaggi, dato che molti sarebbero morti a causa della peste. La pioggia, cosa che il popolo ignorava, era un ottimo rimedio e un'ottima cura proprio alla peste che stava sterminando moltissime persone. Scelta forzata quindi o scelta stilistica?? La pioggia infatti è anche un elemento che purifica e Manzoni come sappiamo voleva sottolineare nel suo capolavoro la necessità di una svolta anche nelle vita del tempo, una necessità di purificare la città di Milano dagli stranieri.
Come tutti sanno l'acqua è fondamentale per la sopravvivenza ed è anche un argomento che è sempre nei discorsi delle persone ed al quale si attribuiscono valori positivi ma anche negativi. Per prima cosa basta pensare ai periodi secchi e aridi, nei quali si prega che piova, ma alla fine non accade quasi mai. Poi, però, quando finalmente piove, non è una noia e un dispiacere, ma al contrario una festa e un sollievo, proprio come per Renzo quando nel lazzaretto cercava Lucia. Altro esempio di queste feste è sicuramente l’Africa con le celebrazioni tradizionali delle varie tribù in favore dell’acqua che offre loro enorme sollievo. Ci sono però anche aspetti negativi che riguardano l’acqua. Non si può non citare l’alluvione dei primi di Novebre del 2010 che ha colpito e immobilizzato la città di Vicenza per quasi tre giorni. Si fanno anche molte domande sull’acqua! Una su tutte “l’acqua deve essere privatizzata o no?” A questo proposito è stato anche indetto un referendum popolare.
Insomma, l’acqua è un elemento utilazzato nella vita di tutti i giorni, certe volte non molto preso in considerazione, ma che ha contribuito addirittura a formare la storia letteraria del nostro Paese e magari potrebbe modificare anche il “futuro” attuale dell’Italia…in base magari al referendum! E voi cosa pensate dell’acqua e dei suoi “effetti”?

Matteo Fontana

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