“[…] Ma vedendo che tutti gl’incanti riuscivano inutili, «siete voi che non volete,» disse. «Non istate poi a dirgli ch’io non v’ho fatto coraggio. Mangerò io; e ne resterà più che abbastanza anche per voi, per quando metterete a giudizio, e vorrete ubbidire.»
[…] «Venite a letto: cosa volete far lì, accucciata come un cane? S’è mai visto rifiutare i comodi, quando si possono avere?»
« No, no; lasciatemi stare»
«Siete voi che lo volete. Ecco, io vi lascio il posto buono: mi metto incomoda per voi. Se volete venire a letto, sapete come avete a fare. Ricordatevi che v’ho pregata più volte.[…]"
«Siete voi che lo volete. Ecco, io vi lascio il posto buono: mi metto incomoda per voi. Se volete venire a letto, sapete come avete a fare. Ricordatevi che v’ho pregata più volte.[…]"
La vecchia, descritta dal Manzoni, ci viene presentata per la prima volta alla fine del ventesimo capitolo mentre Lucia, rapita con l’inganno dai bravi dell’Innominato, sta arrivando alla taverna della Malanotte.
Questa locanda si trovava all’inizio di una ripida strada in salita che portava al castello dell’Innominato.
La vecchia era la fedele serva dell’Innominato e non poteva ribellarsi perché nata in un mondo in cui chi aveva potere poteva sottomettere le persone più deboli. Da giovane donna si era sposata con un servo, il quale morì in una spedizione pericolosa e, da quando accadde questo, lei uscì sempre meno dal castello. È una donna priva di sentimenti e questo si può notare dal fatto che il Manzoni non lascia spazio nella vita della donna all’amore, nemmeno descrivendo il suo matrimonio. Inoltre ci viene descritta come una figura con qualcosa di stregonesco e grottesco insieme: mento appuntato, occhi infossati e la presenza delle occhiaie.
In questo romanzo ha il compito di assistere Lucia durante la permanenza nella sua stanza facendole coraggio, offrendole cibo. Tutto questo perché l’Innominato gliel’ha ordinato, infatti svolge il suo lavoro senza mostrare nessun segno di compassione nei confronti di Lucia, ma pensando soltanto a mangiare e a dormire, due delle cose importanti nella vita di qualunque persona.
I nonni, di solito, con i loro nipotini, tendono ad essere affettuosi, gentili e capaci di farsi amare viziandoli, comprando loro il gelato o le caramelle che la madre non metterebbe mai dentro la borsa della spesa. Ma sanno farsi rispettare in qualsiasi maniera a seconda della situazione e dell’età del nipote. In molte circostanze, però, sostituiscono i genitori quando questi non possono occuparsi dei propri figli, portandoli al mercato o al parco giochi. In questo modo riescono a passare anche loro una giornata divertente e, se faticosa, l’hanno fatto per far divertire i loro nipotini. E i vostri nonni come si comportano?
Zarantonello Gessica, 2^Ds
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